Vai al contenuto
Marco Bonini in Povero Ulisse

Marco Bonini in POVERO ULISSE

Prodotto da: Stefano Francioni Produzioni
Scritto da: Marco Bonini
Musiche: Roberto Colavalle

Ulisse è la più perfetta – ancora oggi – metafora del maschio occidentale moderno.sopravvivenza.

Tuttavia nessuna di queste sue canoscenze femminili riesce mai a distoglierlo… del tutto… dal suo grande desiderio di tornare da un’altra donna, la moglie, Penelope, la sua famiglia, la casa, Itaca. Tuttavia, per quanto questo suo desiderio sia quasi ossessivo, per dieci lunghi anni rimane solo un desiderio, ostacolato proprio dal suo ardore teoretico per le canoscenze femminili che tuttavia non riesce a sopire il suo desidero di tornare dalla moglie che tuttavia… e così via, come un cane che si morde la coda.

Insomma in questa storia c’è qualcosa che non torna!

Se Penelope è la meta, il premio, la mortale che viene preferita alle molte, belle e potenti dee che gli promettono addirittura la divinità, perché Ulisse non torna prima? Cosa lo trattiene 7 anni con Calipso, 2 anni con Circe, 3 settimane con Nausica, più varie Ninfe, Dee, Sirene che gli si offrono ad ogni pié sospinto? Perché Ulisse dunque è così confuso in fatto di donne?

Perché Ulisse è la più perfetta – ancora oggi – metafora del maschio occidentale moderno.

In un’ora e dieci divertente di racconto ironico Marco Bonini ripercorre insieme al pubblico tutte le tappe femminili del viaggio di Ulisse trovando negli stessi versi di Omero le risposte tragicomiche a questo spinoso rapporto con il femminile dell’uomo moderno, sempre più confuso tra il sé avventuriero, solitario, ego riferito e il sé empatico, relazionale ed emotivo.

Dilemma che affligge sempre più tutti i maschietti contemporanei.