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La vittoria è la balia dei vinti

    Di Cristiana Capotondi

    Prodotto da Stefano Francioni Produzioni

    Cristiana Capotondi in La vittoria è la balia dei vinti

    Scritto: Marco Bonini

    Diretto: Marco Bonini

    Musiche: Jonis Bascir

    Comunicazione: Paolo Basile

    Una mamma di oggi mette al letto la sua bambina di 6 anni che le chiede,  come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando lei, la sua mamma,  era bambina. La mamma pesca nella memoria e le viene in mente l’avventura  della bis-nonna Vittoria e di come il 25 Settembre 1943, giorno del  bombardamento a Firenze, aveva aiutato due gemelli.  

    In un racconto tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica la mamma  di rievoca la notte di Firenze sotto il fuoco “alleato” quando uno stormo di 36 aerei  Wellington inglesi, mirando all’importante nodo ferroviario della stazione di  Campo di Marte, manca inesorabilmente l’obiettivo ferroviario causando così la  morte di centinaia di civili e pesanti devastazioni nelle zone adiacenti la ferrovia.  

    Quella notte Nonna Vittoria è nascosta nel rifugio improvvisato nelle cantine  di Palazzo Pitti, dove risiede in quanto moglie del sovraintendente ai beni culturali  di Firenze. Quella notte Nonna Vittoria non si trova ad affrontare solo l’incubo  della guerra, ma anche la vertigine di tabù sociale, allattare i due gemelli della sua  balia che per lo shock aveva perso il latte.  

    La guerra è uguale per tutti e sotto le bombe non ci sono più corti e signorie,  piani alti e piani bassi, scale da scendere o da salire. Quando cadono le bombe dal  cielo siamo tutti allo stesso piano, tutti nascosti in cantina. Lì sotto una madre vale  una madre, un bambino un bambino, una balia un seno pieno di latte. Quando  siamo tutti sotto le bombe non ci sono più vincitori né vinti. Sotto le bombe la  Signora può servire la serva. Sotto le bombe la Vittoria è la balia dei vinti.  

    Lo spettacolo 

    La nostra mamma protagonista, vestita completamente di bianco, si muove  su una scena completamente bianca. Scena e attrice formano così un corpo unico,  uno schermo cinematografico gigante e tridimensionale sul quale apparirà la video  chiamata della piccola figlia che chiede la storia della buona notte. Le parole della  mamma evocheranno quindi altre immagini, vere e proprie illustrazioni grafiche di  quella mattina del ’43. Non saranno però immagini realistiche, saranno filtrate dall’  immaginazione della figlia che ascolta, saranno dunque immagini quasi sognate in  quel dormiveglia unico del suo lettino. 

    La storia del bombardamento di Firenze del ’43 entra così nella memoria  profonda della bambina, la sua memoria emotiva, quella che non si scorda mai, per  tutta la vita, così come tutti noi ci ricordiamo un bel libro di fiabe che ci ha letto  con amore una persona speciale in quel momento magico tra realtà e sogno.

    Novembre
    23
    19:30

    Trieste (TS)
    Politeama Rossetti

    Novembre
    24
    16:00

    Trieste (TS)
    Politeama Rossetti

    Novembre
    29
    21:00

    Broni (PV)
    Teatro Carbonetti

    Dicembre
    1
    21:00

    Milano (MI)
    Teatro Franco Parenti

    Dicembre
    2
    21:00

    Milano (MI)
    Teatro Franco Parenti

    Dicembre
    10
    21:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    11
    19:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    12
    17:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    13
    21:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    14
    17:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    14
    21:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    15
    17:00

    Roma (RM)
    Teatro Quirino

    Dicembre
    21
    20:45

    Lovere (BG)
    Teatro Crystal

    Dicembre
    22
    16:00

    Lovere (BG)
    Teatro Crystal