Di Giacomo Ferrara
Prodotto da Stefano Francioni Produzioni
Aksentij Ivanovic Propiscin (Freddie Mercury?) è un uomo, un ragazzo, un bambino, qualunque cosa lui voglia essere lo diventerà, lo è, proprio in quell’istante.
La sua realtà, le immagini della sua mente si confondono con la realtà in cui si trova. Ma dove ci troviamo? Nella sua casa? Nel palazzo immaginario di Freddie Mercury? Al ministero? O in un luogo da cui si ha bisogno di evadere quotidianamente? Cosa vuol dire alienarsi dalla realtà? Cosa vuol dire credere veramente di essere quello che non si è? Un viaggio nella mente di uomo, un viaggio nelle sue paure, nei suoi desideri più profondi. Un viaggio attraverso il suo diario.
Lo spettacolo è liberamente ispirato all’omonimo racconto di Nikolaj Vasìlevic Gogol, successivamente adattato da Mario Moretti e rappresentato magistralmente in passato dall’attore Flavio Bucci; attore che ha ispirato il nostro attuale protagonista Giacomo Ferrara nel volersi cimentare in questa pièce.
La regia di Alessandro Prete sarà volutamente distopica, non soltanto per confondere lo spettatore come effetto sensazionalistico ma per ispirare quest’ultimo a un gioco di fantasia in cui le manipolazioni della nostra società non devono contare. Il diario del protagonista sarà un viaggio all’interno della propria anima in cui si cercherà volutamente di non fare entrare le distorsioni e le perversioni di un’umanità troppo egocentrica e corrotta e soprattutto in cui la supremazia di un uomo lede la libertà di un altro. Solo nel finale purtroppo dovremmo tornare alla nostra cruda normalità