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Carta straccia

    Di Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz

    Prodotto da Stefano Francioni Produzioni

    Pino Strabioli in Carta Straccia

    Scritto: Mario Gelardi

    Regia: Pino Strabioli

    Attori progratonisti: Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz

    Musiche: Carlo Vannini

    Disegno Luci: Marco Palmieri

    Idea scenica: Alessandro Gassmann

    Costumi: Antonella Balsamo

    Coordinamento: Martina Sarpero

    Direzione tecnica: Umberto Fior

    Produzione esecutiva: Valeria Flore

    I protagonisti Teresa e Agostino, sono due fratelli immersi nel loro laboratorio di carta artigianale, molto lontani dagli accadimenti rivoluzionari del 1968 che cambieranno nel profondo il volto del mondo. Teresa e Agostino saranno sorpresi dal giovane Remo, un nipote inaspettato il cui arrivo cela un personale segreto, destabilizzante come la Rivoluzione che avanza.

    È il 1968 e Roma vibra a tempo di musica, cinema, moda, proteste studentesche. Le donne chiedono a gran voce un radicale cambiamento. Patty Pravo è la regina del Piper. È l’inizio di una rivoluzione che muterà il volto della storia. In un piccolo laboratorio di carta artigianale lavorano Teresa e Agostino, due fratelli che a malincuore, sono costretti a convivere. Il loro mondo è lì, tra quelle quattro mura, a riparo da quella rivoluzione che sembra così distante dalla loro vita che scorre tranquilla.

    Talmente tranquilla che anche la loro attività ormai sembra un ricordo del passato, tanto da convincerli a chiudere bottega e ritornare al paese natio, dove il padre aveva lasciato loro una casa in eredità. Carta Straccia, inizia proprio da qui; dall’ultimo giorno di apertura del loro piccolo laboratorio di carta artigianale, quando un periodo della loro vita sembra essere terminato e un altro, ancora più tranquillo, pare stia per iniziare. 

    Ma le strade della vita sono imprevedibili e in quell’anno di svolta tutto sembra possibile. “La svolta” si presenta sotto le sembianze di Remo, nipote mai conosciuto, figlio di una sorellastra quasi dimenticata. Remo sembra il personaggio di un romanzo di Palazzeschi, Remo è come il ’68: una vera rivoluzione per le vite dei due fratelli. Agostino e Teresa decidono di non lasciare più Roma e di accogliere quel nipote gioioso e solare che, col passare dei giorni, sembra quasi dominare le loro vite.

    Tra gelosie e ripicche i due fratelli iniziano a rendersi conto che quel bellissimo ragazzo nasconde un segreto, un segreto che invano cercano di scoprire. È la storia italiana di quei giorni che irromperà nella vita dei due; la rivoluzione, tenuta fuori dalla finestra, è in realtà entrata dalla porta principale. 

    Dopo la fortunata collaborazione de “L’abito da Sposa”, Pino Strabioli e Mario Gelardi tornano a lavorare insieme per raccontare una piccola fetta d’Italia attraverso il teatro.

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